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Che cosa è il saturimetro? A cosa serve?

saturimetro
saturimetro

Forse non lo sai.

Oggi puoi trovare in vendita un sacco di strumenti che possono facilitarci la vita ed evitare spiacevoli situazioni di emergenza.

Conoscere questi accessori è fondamentale.

Soprattutto per la nostra salute.

Vuoi un esempio?

Il saturimetro.

Hai mai sentito parlare di questo oggetto? Sai a cosa serve? E come funziona?

Se la risposta a tutte queste domande è no, non devi assolutamente preoccuparti.

Ho scritto questo articolo che ha come fonte il sito sangueamico.it per spiegarti il saturimetro a cosa serve e per farti conoscere i modelli principali presenti sul mercato.

Ma cominciamo dall’inizio.

Questo strumento serve soltanto ad una cosa.

Misurare ossigeno nel sangue.

Si tratta di un dato molto importante da tenere in considerazione, e tra poco ti spiegherò il perché.

E ti dirò anche il saturimetro come funziona.

Ma prima voglio spiegarti quando è necessario un accessorio del genere in casa.

In quale occasione non si può fare a meno del saturimetro?

Ci sono varie situazioni, ma credo che sia davvero indispensabile se in casa ci sono persone affette da malattie respiratorie/cardiache o se ci sono – più semplicemente – delle persone anziane.

E non preoccuparti.

Il saturimetro professionale è uno strumento che costa davvero poco.

Io credo che sia fondamentale averlo sempre a portata di mano perché può anticipare molti problemi ed aiutarti ad evitare situazioni d’emergenza.

Senza contare che è ideale per aiutarti ad ottenere un quadro complessivo sulla situazione di salute del paziente.

Ma adesso andiamo avanti.

Lascia che ti spieghi il saturimetro funzionamento.

Che cosa è il saturimetro

Prima ti ho già anticipato qualcosa.

Ma voglio essere chiaro.

Il saturimetro fornisce indicazioni su la corretta presenza di ossigeno nel sangue.

E questo è un dato che deve essere monitorato costantemente in diverse situazioni.

Come si usa correttamente questo strumento?

In commercio ci sono molte varianti, ma quello più comune è sicuramente il saturimetro da dito.

Per farlo funzionare si mette al dito?

Esatto.

Per fartela breve, c’è una pinza collegata a questo accessorio con cui bisogna “agganciare” la pelle del paziente.

Poi al resto pensa tutto lui.

Quando prende il via a misurare ossigenazione del sangue, è in grado di fornire dei dati precisi ed utilissimi.

Ma dove si leggono i valori della saturazione ossigeno nel sangue terminata l’analisi?

Ora te lo spiego.

Il misuratore di ossigeno al dito non è composto soltanto dalla pinza a cui accennavo prima.

Oltre a questa c’è anche un piccolo display dove sono riportati tutti i dati di cui hai bisogno per monitorare la situazione.

Per riassumere, ecco il procedimento per far funzionare questo accessorio:

  1. Prendi la pinza ed agganciala alla pelle del paziente
  2. Dà il via al processo di misura ossigeno nel sangue
  3. Leggi i risultati ed i valori indicati sul display in dotazione

Ecco come funziona il saturimetro.

Nel prossimo paragrafo ti spiegherò quando è necessario utilizzare uno strumento del genere.

Quando serve il saturimetro ed i valori da tenere sotto controllo

Voglio dirti una cosa importante.

Utilizzare dei corretti misuratori ossigeno nel sangue è fondamentale.

Per quale motivo?

Perché permette di monitorare continuamente la saturazione dell’ossigeno nel sangue.

E poi aiuta i pazienti ad evitare crisi respiratorie.

Crisi respiratorie?

Proprio così.

Ciò può accadere se ci sono delle situazioni di iposaturazione e di ipersaturazione.

In questi casi il saturimetro (che viene chiamato anche pulsossimetro) è uno strumento che fa la differenza.

Davvero?

Certo che sì.

Adesso voglio dirti quali sono i valori più importanti (che devi assolutamente tenere sotto controllo) quando utilizzi il saturimetro pulsossimetro.

Non è difficile.

Per leggere i risultati dell’analisi c’è a disposizione una scala di valori integrata.

Come funziona?

Ora ti spiego tutto.

  • Se il risultato dell’analisi mostra un valore compreso tra il 95% ed il 99% i valori sono stabili
  • Se il risultato indica il 100% potrebbe esserci in corso un’iperventilazione ed è necessario avvertire il personale medico
  • Se il risultato è dal 91% al 94% c’è un’ipossiemia lieve
  • Se il risultato è dall’86% al 91% c’è un’ipossiemia moderata
  • Se il risultato è minore all’85% c’è un’ipossiemia grave

Questi sono i saturimetro valori fondamentali che devi tenere sempre sotto controllo.

Sono la base per conoscere la situazione generale del paziente.

Come avrai capito il saturimetro o pulsossimetro può aiutarti a prevenire crisi respiratorie.

Ma si tratta di uno strumento molto versatile che puoi utilizzare anche in altre situazioni.

Per esempio?

Può aiutarti a capire se il corpo di un paziente è ossigenato correttamente oppure se è necessario intervenire con l’ossigenazione artificiale.

Anche in situazioni d’emergenza è necessario controllare la saturazione del sangue?

Assolutamente sì.

I pazienti che hanno bisogno della respirazione assistita, hanno necessariamente bisogno di questo accessorio.

Per quale motivo?

Perché misura ossigenazione del sangue continuamente e fornisce dei dati sempre aggiornati ed utili.

Grazie q questo il personale medico può capire se l’ossigeno presente nel sangue si trova a livelli accettabili oppure se è necessario intervenire per regolarizzare la situazione.

Come registrare la saturazione ad una persona

Lo so.

Prima ti ho già accennato qualcosa riguardo il funzionamento di questo prodotto.

Ma adesso voglio darti qualche piccolo dettaglio in più.

Quando parliamo di questo strumento, nella stragrande maggioranza di casi facciamo riferimento ad un saturimetro portatile (o di saturimetro a dito).

Questo piccolo apparecchio è fantastico.

La pinza di cui ti parlavo prima “imprigiona” una piccola parte di pelle che viene inondata da raggi ultravioletti, fondamentali per la corretta segnalazione dei valori nel sangue.

E poi c’è dell’altro.

In alcune situazioni il saturimetro portatile a dito deve essere utilizzato diversamente.

Che significa?

Mi spiego meglio.

Se ad esempio:

  • Utilizzi questo misuratore ossigeno nel sangue per un paziente adulto, puoi servirti della pinza in dotazione per “agganciare” il dito medio o l’indice della persona
  • Utilizzi il misuratore di ossigeno nel sangue per un bambino piccolo, puoi sfruttare la pinza per agganciare con delicatezza un dito del suo piede così da non fargli male o dargli fastidio

Nel caso in cui non si possano utilizzare né il dito medio né l’indice, vanno bene anche le altre dita?

Certo.

E poi cambiare tra mano e piedi non fa alcuna differenza.

Pensa che in alcuni casi in cui bisogna misurare saturazione puoi usare tranquillamente l’alluce del piede (non fa differenza se è quello sinistro o quello destro).

Voglio farti un altro esempio.

Nella possibilità in cui tu non possa utilizzare alcun dito di mani e piedi, puoi agganciare la pinza dello strumento al lobo dell’orecchio.

Il risultato è lo stesso.

Ora sai il saturimetro da dito a cosa serve.

E sai anche come deve essere utilizzato correttamente per prevenire o gestire situazioni relative all’ossigenazione del sangue.

Sei pronto per fare un acquisto consapevole, ecco perchè devi dare un’occhiata all’articolo quale saturimetro acquistare? Ti mostrerò quali sono i migliori al momento.